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distorsione di caviglia

CONDROPATIA ROTULEA: QUANDO LA CARTILAGINE E' USURATA

20-06-2023 09:57

Dott. Tommaso Stassi

GINOCCHIO,

CONDROPATIA ROTULEA: QUANDO LA CARTILAGINE E' USURATA

La condropatia rotulea è una condizione dolorosa del ginocchio caratterizzata da una sofferenza della cartilagine situata sotto la rotula.

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La condropatia rotulea è una condizione dolorosa del ginocchio caratterizzata da una sofferenza della cartilagine situata sotto la rotula. La parte posteriore della rotula prende contatto con i condili femorali formando la troclea femorale, il cui compito è quello di trasmettere la forza del muscolo quadricipite verso la gamba.

Non sempre la rotula è ben allineata con i condili femorali, di conseguenza durante il movimento può causare dolore. 

La condropatia è la conseguenza della sindrome rotulea. Questa condizione può essere asintomatica in una fase iniziale; questo perchè, un danno alla cartilagine provoca dolore solo in fase più avanzata. Maggiore è il danno, maggiore è il dolore e il disagio; la sintomatologia quindi è spesso legata all’estensione del danno. A volte, entrambe le ginocchia possono presentare questa condizione.

La cartilagine può fessurarsi o addirittura, nei casi più gravi, può portare allo sfregamento delle ossa, con conseguente dolore. 

Il dolore che si presenta nella parte anteriore del ginocchio è comune nelle donne giovani e in entrambi i sessi durante la pubertà. 

Per ragioni biomeccaniche, molti atleti, come calciatori, sciatori o corridori, e persone che lavorano in ginocchio sono colpiti da questa sindrome.

ANATOMIA

 

La cartilagine ha un ruolo protettivo nelle articolazioni. È situata alle estremità delle ossa, consentendo un funzionamento ottimale dell’articolazione impedendo alle ossa di sfregarsi l’una contro l’altra durante il movimento. In questo modo le ossa scivolano perfettamente e ogni tipo di movimento può essere eseguito facilmente. 

In alcune patologie della cartilagine, come per esempio la condropatia rotulea, la condropatia femoro-rotulea o la condropatia femorale tibiale, la cartilagine viene colpita e si indebolisce. 

Questa patologia può essere associata all’osteoartrosi. Quest’ultima si riferisce allo stadio avanzato della patologia, mentre la condropatia è così detta al suo esordio. 

Esistono diverse tipologie di condropatia a seconda delle sede in cui è presente:

  • Condropatia rotulea comporta la degenerazione della cartilagine nella rotula.
  • Condropatia femoro-rotulea colpisce l’articolazione femoro-rotulea, che fornisce la connessione tra il femore e la rotula.
  • Condropatia femoro tibiale colpisce l’articolazione che si trova tra il femore e la tibia. Questa patologia, che logora e distrugge la cartilagine, generalmente progredisce lentamente e può portare all’osteoartrosi del ginocchio.

CAUSE

 

Le cause spesso sono sconosciute. Ciò che può favorire tale usura della cartilagine sono gli sforzi atletici o personali eccessivi. In aggiunta gli atleti, in particolare, soffrono spesso di dolore dietro la rotula a causa di un lavoro eccessivo sui tendini rotulei.

Questa patologia si riscontra frequentemente in atleti come calciatori, podisti, sciatori o professionisti sportivi di alto livello, ma anche in soggetti la cui attività coinvolge molto la flessione della gamba. Ovviamente anche l’età è un fattore di rischi per l’insorgenza della condropatia, in quando le articolazioni, nel tempo, tendono a indebolirsi fisiologicamente.

Tra i fattori di rischio dovrebbe essere incluso anche il sovrappeso, in quanto l’eccessivo peso del corpo crea un sovraccarico sulle ginocchia e contribuisce all’insorgenza della patologia. 

Altri fattori come traumi all’articolazione, instabilità del ginocchio o movimenti mal condotti durante attività come lo sport, possono favorire l’insorgenza della patologia. 

Il dolore può, però, presentarsi anche in assenza di uno sforzo prolungato. In questi casi, le malformazioni o le deformazioni della rotula sono spesso la causa.

L’invecchiamento e la predisposizione genetica possono provare danni alla cartilagine. È perciò importante capire se esistono delle concause lontane dal ginocchio che possono contribuire il manifestarsi ella patologia.

In questo caso il fisioterapista può eseguire una valutazione posturale e approfondire eventuali disfunzioni di movimento in modo da creare il percorso terapeutico adatto ad ogni individuo.  Troppo spesso ci si concentra solo sul potenziamento del muscolo quadricipite, perdendo di vista il soggetto nella sua globalità.


 

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SINTOMI 

 

Il dolore non si presenta sempre nello stesso modo. Il dolore si può manifestare nei seguenti modi:

  • Dolore dietro la rotula, spesso percepito come dolore di pressione quando si muove il ginocchio contro una resistenza.
  • Dolore a riposo, durante e dopo essere stati a lungo seduti.
  • Dolore durante lo svolgimento delle normali attività di vita quotidiana.
  • Dolore accentuato in posizione accovacciata oppure mentre si cammina in discesa, quando si scendono le scale, quando si va in bicicletta.
  • Possibile attrito e fastidioso crepitio dietro la rotula quando il soggetto piega o allunga l’articolazione del ginocchio.

DIAGNOSI 

 

La diagnosi viene effettuata inizialmente con un esame clinico, durante il quale il medico effettua una serie di domande al paziente con lo scopo di valutare il grado di disagio e dolore, vengono effettuate anche delle palpazioni per localizzare i dolori descritti dal soggetto.

Durante lo svolgimento di questo esame, il medico può percepire i rumori di sfregamento dietro la rotula, a conferma della presenza della patologia.

In un secondo momento, lo specialista può indirizzare il paziente nell’effettuare ulteriori esami di imaging. Questi esami risultano importanti perché consentono di valutare le condizioni generali dell’articolazione e di avere una visione d’insieme sulla progressione della patologia. Tra questi esami possono essere utili la Radiografia della rotula e del ginocchio e, se necessario, è possibile anche eseguire una TAC o una Risonanza Magnetica per valutare lo spessore della cartilagine e le sue condizioni generali. 


 

FISIOTERAPIA PER LA CONDROPATIA ROTULEA

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Esistono diverse opzioni di trattamento per questa patologia. 

Dopo un breve riposo del ginocchio, possibilmente stabilizzato mediante tutore o bendaggio, vengono proposti degli esercizi fisioterapici.

Gli esercizi di forza mirati e di stretching migliorano sicuramente il quadro clinico riducendo la pressione sull’articolazione. 

Durante la fase acuta il paziente può essere gestito attraverso alcune terapie fisiche quali:

  • Tecarterapia
  • Laserterapia ad alta potenza
  • Ultrasuonoterapia 
  • Magnetoterapia

Le sedute di fisioterapia consentono di ottenere degli ottimi risultati sia sulla mobilità dell’articolazione che sul dolore. La riabilitazione consente di allungare i muscoli della parte posteriore del ginocchio e della coscia,  e dall’altro di sviluppare i muscoli situati nella parte anteriore della coscia.

C’è da tenere presente che la prevenzione è lo strumento più efficace per prevenire questa patologia. È importante cercare di limitare i fattori di rischio e ridurre la pratica delle attività usuranti che generano sovraccarico funzionale della rotula. 

Per quanto riguarda i farmaci, gli analgesici sono raramente indicati. Un anestetico locale può essere iniettato solo in caso di dolore intenso. 

 

La condropatia è una patologia che può essere prevenuta; di conseguenza è possibile anche ridurre il dolore, limitare il rischio di lesioni e preservare l’articolazione. È importante avere alcuni accorgimenti in merito ad alcuni azioni che si possono evitare, come:

  • Sforzi eccessivi, come salire le scale o accovacciarsi 
  • Ruotare la parte superiore del corpo mantenendo le gambe fisse
  • Saltellare su una gamba 
  • Praticare alcuni sport che mettono a dura prova le ginocchia come calcio, scii, tennis o jogging intenso

È bene invece promuovere:

  • Sport come il nuoto, passeggiate, ciclismo solo quando il dolore è diminuito 
  • Escursionismo, con l’attenzione posta in discesa, promuovendo l’utilizzo di bastoni per scaricare il peso delle ginocchia 
  • Le donne dovrebbero prediligere l’utilizzo di scarpe basse; quindi ricordarsi di non indossare scarpe con il tacco alto sopratutto durante la fase iniziale della patologia
  • Riposo: continuare a fare movimenti è consentito senza però affaticare troppo il ginocchio; se è possibile indossare un tutore leggero che sostenga il ginocchio 

 

In conclusione possiamo dire che la fisioterapia è l’approccio migliore per il trattamento di questa patologia. Oltre alla riabilitazione funzionale, la terapia manuale può dare un valido contributo. Per terapia manuale si intende una metodologia di approccio al paziente, svolta dal fisioterapista, che parte da un ragionamento clinico approfondito andandosi poi a concretizzare nel percorso terapeutico dedicato ad ogni paziente che include tecniche manuali sulle strutture anatomiche, ma anche allenamento terapeutico o bendaggi funzionali.

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